Come si legge un’etichetta? Guida all’uso
Le etichette sono ricche di informazioni e indicazioni che possono rivelarsi molto utili per il consumatore. Come vanno lette per un uso consapevole del prodotto?
L’importanza delle etichette
Nell’articolo precedente abbiamo parlato di quanto fosse importante, sia per il produttore che per il consumatore, realizzare un’etichetta a norma di legge. Infatti, indicare tutte le informazioni necessarie permette al consumatore di acquistare, utilizzare ed eventualmente smaltire i prodotti con maggiore consapevolezza.
Eppure, leggere un’etichetta non è così semplice come sembrerebbe. Tanti sono i simboli e le sigle che bisogna interpretare, come anche gli ingredienti che non si conoscono. Le informazioni sono tutte lì, sotto il nostro naso, ma abbiamo bisogno di sapere come leggerle per capire cosa l’etichetta ci sta indicando.
Come leggere un’etichetta
Sappiamo che c’è una serie di informazioni da indicare obbligatoriamente sulle etichette dei prodotti. Questo non vale solo per gli alimenti, ma anche per cosmetici, capi di abbigliamento, detersivi, ecc.
Alimenti
Gli elementi obbligatori sono principalmente: nome del prodotto e del produttore, elenco degli ingredienti, data di scadenza, modalità di conservazione, quantità.
Il nome del prodotto può essere di fantasia; l’importante è che presenti sempre la denominazione univoca (es: yogurt, farina). In questo modo, il consumatore saprà sempre cosa sta effettivamente acquistando.
Gli ingredienti sono elencati in base alla loro presenza in ordine decrescente. Dunque, il primo ingrediente sarà quello di cui il prodotto è più ricco. Quando troviamo la dicitura “proporzione variabile” significa che nessun ingrediente è presente in quantità maggiori rispetto agli altri.
Inoltre, è fondamentale, soprattutto per i consumatori che soffrono di intolleranze e/o allergie alimentari, controllare bene se sono presenti ingredienti a cui devono prestare attenzione. Spesso questi ingredienti sono contrassegnati in grassetto, in modo da essere più in vista. In questi casi, anche la dicitura “può contenere tracce di…” è da non trascurare.
Per quanto riguarda gli additivi (coloranti, emulsionanti, antiossidanti), bisogna sapere che ad ognuno di essi corrisponde una sigla formata dalla lettera E seguita da un numero (es. E100). Il loro utilizzo non è vietato, ma è sempre consigliato preferire prodotti con un basso contenuto.
Abbigliamento
L’etichetta dei capi d’abbigliamento deve sempre riportare:
• nome/marchio del produttore;
• composizione del tessuto con la percentuale di fibre;
• istruzioni di lavaggio, asciugatura e stiratura.
In particolare queste ultime sono indicate tramite simboli a volte intuitivi, altre volte meno. Dunque, conviene saper leggere le etichette per non danneggiare i nostri indumenti.
Ci sono 3 tipi di simboli:
• per il lavaggio, che ci indicano se è possibile o meno lavare il capo in lavatrice, a quale temperatura e ciclo, se è consentito il candeggio, se è preferibile lavarlo a mano (in alcuni casi, è consigliato evitare il lavaggio di qualsiasi tipo);
• per l’asciugatura, che ci indicano qual è il modo migliore per far asciugare il capo: asciugatrice, all’aria aperta, all’ombra, su uno stendipanni, su una superficie piana, ecc;
• per la stiratura, che ci indicano come stirare il capo: a vapore, a secco, a temperatura bassa, media o alta. In alcuni casi viene suggerito di evitare la stiratura.
Detersivi
Anche saper leggere l’etichetta dei detersivi è importante. Sappiamo bene quanto un prodotto che usiamo così frequentemente possa essere nocivo non soltanto per la nostra salute, ma anche per l’ambiente. Dunque, sarebbe opportuno soffermarsi sull’etichetta per valutare le sostanze contenute e le eventuali certificazioni, come quelle presenti sui detersivi ecologici.
Quali sono gli elementi solitamente indicati?
• nome, indirizzo e numero di telefono del produttore (ed eventualmente il sito web);
• lista degli ingredienti secondo la nomenclatura INCI o della Farmacopea;
• istruzioni e avvertimenti per l’uso;
• informazioni sul recupero degli imballaggi.
Inoltre, per sapere con certezza se un detersivo è biologico e non testato sugli animali, basterà cercare il simbolo che indica la sua certificazione. Quelle più comuni al momento sono:
• Ecolabel, marchio dell’Unione Europea;
• Eco Detergenza ed Eco Bio Detergenza;
• Aiab Detergenza Pulita;
• Lav (Lega Antivivisezione).
Galleria
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